Dirigente

Bataloni Giuseppe


Nato a S. Lorenzo Nuovo (VT) il19/08/1941, manager dell’Athletic Roma BC 1984, promossa in Serie Nazionale.

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CRONACHE DI UNA VITA NEL BASEBALL

di

FRANCO LUDOVISI

Con Bataloni collaboriamo per selezionare i prospetti per formare nel 79 la Nazionale Cadetti e nell’80 quella Juniores che vinceranno ambedue il Campionato d’Europa nelle rispettive categorie.

Beppe è silenzioso, spesso defilato dal campo, sempre pronto ad annotare quanto vi possa essere di utile per conoscere al meglio i prospetti. E gli riesce bene anche! Ho ancora i suoi promemoria scritti riguardanti i lanci e le velocità espresse dai vari lanciatori convocati nei raduni di selezione.

Tutti esatti, tutti utili, tutti utilizzati dai pitching coach.

Ad Anversa nell'80 sono solo spettatore della contrastata vittoria dei nostri ragazzi in un torneo difficile per la presenza dell’Olanda, avversaria irriducibile, ma anche di un consistente Belgio e di una Svezia sopra le righe. 

Assieme a Nino Bianchi e Francesco Messori genitori di due campioncini sempre determinanti in campo ed oltre alle rispettive consorti la pattuglia dei tifosi Italiani annovera anche Luigi Bellavista da Torre Pedrera e il serafico Serafini rappresentativo di tutta la Romagna.

E Franceschini Paolo e consorte.

Il tempo è bello, il mangiare tremendo perché a base quotidiana di hamburger e patatine fritte cucinate vicino al campo di gara che davano anche “profumo” alle partite. Per mesi, dopo questa esperienza rifiuterò di mangiarne.

Solo Serafini e Bellavista si salvarono cucinando “in proprio” sulla loro roulotte sospiratissimi spaghetti all’aglio e olio.

Una volta anche noi esclusi dalla spaghetteria romagnola, alla ricerca di qualcosa di diverso dalle patate, trovammo una Stick House dove venivano cotte enormi bistecche di spessore troppo alto: bruciate fuori e crude dentro. Dopo opportuni accordi con il cuoco riducemmo della metà lo spessore della carne e con un enorme limone annaffiammo il tutto.

Le trovammo ottime, ma forse erano solo passabili.

Gli avventori della Stick House, notato l’espediente, richiesero al cuoco la stessa cottura per le loro porzioni ottenendo però solo che il cuoco si rifiutasse di rifarle anche a noi. 

Le serate erano monotone e solo un caffè vicino all’albergo dove alloggiavamo ci attirava perché, per noi, il caffè veniva fatto con una “napoletana”.

Qualche ragazzaccio, come ho già raccontato in altra parte, camminando sulle auto in sosta ci distraeva un poco.

Come mai non mi addentro nel racconto del Campionato Europeo?

Perché l’ho già fatto in dettaglio come corrispondente da Anversa di 'Tuttobaseball' di Giorgio Gandolfi. 

Poi fu polemica forte con chi aveva condotto in campo la squadra: polemica che si concluse facendo notare il “livore” di chi si era autoescluso dalla spedizione.

Ma almeno un elenco dei partecipanti è giusto metterlo per far sapere quali e quanti talenti c’erano in campo per noi quella volta! 

Direi polemicamente che sarebbe stato difficilissimo perdere,  ma riuscimmo ad andarci vicino!

(Scritto a gennaio 2018) 

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