Personaggio

Fraccari Riccardo


Mr. Fraccari. Una vita per il baseball

di Ignazio Gori 

“Un'intuizione è la creatività che cerca di dirti qualcosa.”

(FRANK CAPRA)

Riccardo Fraccari è il continuamento storico di quanto iniziato da Aldo Notari, il quale ha presieduto la Federazione Internazionale di baseball – al tempo IBAF e ora WBSC – dal 1993 al 2006. Questo prestigioso e onorevole incarico conferisce senza dubbio a Fraccari un posto riservato tra gli ambasciatori del baseball italiano nel mondo, al fianco dei luminari Bruno Beneck e lo stesso Notari.

Pisano, classe 1949, ex insegnante di chimica organica all’Istituto Tecnico Industriale “Galileo Galilei” di Livorno, ha iniziato a distinguersi nel mondo del baseball come arbitro, tanto da essere inserito nella Amateur Baseball Umpires Association Hall of Fame, la più importante onorificenza internazionale a livello arbitrale. Una carriera prestigiosa che ha avuto inizio con l’abilitazione all’arbitraggio nazionale dal 1975 e internazionale appena due anni dopo, nel 1977. Gli incarichi importanti non si sono fatti attendere molto. Nel 1977 e 1981 è stato chiamato a dirigere alcune gare del Campionato Europeo e nel 1982 arriva la consacrazione: dopo aver arbitrato la finale dei Mondiali in Corea del Sud – edizione vinta dalla squadra di casa sul Giappone – è stato eletto miglior arbitro della competizione, recando prestigio alla nostra classe arbitrale. Il baseball non era ancora sport olimpico nel 1984, ma in occasione dei Giochi di Los Angeles fu organizzato un torneo dimostrativo, il quale lo ha visto di nuovo dirigere l’atto conclusivo (Stati Uniti 3 – Giappone 6). Una specie di conferma internazionale alla sua affidabilità. All’epoca il giovane Fraccari non poteva certo immaginare che grazie al suo impegno, carico di passione e determinazione, sarebbe stato lui a sollecitare il Comitato Olimpico Internazionale a riammettere il baseball e il softball tra le discipline olimpiche, in occasione dei Giochi di Tokyo, dopo due stand by consecutivi e alquanto controversi nelle edizioni di Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016. Sempre nel 1984 è stato nominato Miglior Arbitro Dilettante1 del Mondo. Appena un anno prima gli era stato conferito il “Diamante d’Oro” dalla Federazione, riconoscimento confermato dalla nomina a Responsabile degli Arbitri Europei.

La sua carriera non si esaurisce al top della classe arbitrale, bensì prosegue, a causa delle sue spiccate capacità organizzative e gestionali, entrando nella famiglia della FIBS nel 1985. Scalerà la piramide federale fino ad essere nominato Presidente nel 2001, carica che ricoprirà irreprensibilmente fino al 2016. Un merito speciale andrebbe riservato a chiunque si adoperi nella propria missione con costanza e lungimiranza, e a questo merito Fraccari ha saputo aggiungere un personalissimo sguardo rivolto al panorama internazionale, un focus capace di risvolti storici, mai raggiunti dalle precedenti presidenze della Federazione Internazionale.

Già leader della commissione tecnica CEB (la Federazione Europea), Fraccari è stato eletto Presidente della WBSC nel 2014, per un mandato di sette anni. Già da ora riconosciuto tra i migliori presidenti sedutisi dietro l’eminente scrivania svizzera2, si era già messo in luce dal 2009, quando succedendo allo statunitense Harvey Schiller, appena eletto Presidente della IBAF (International Baseball Federation), aveva immediatamente avviato un canale di dialogo preferenziale con la Federazione Internazionale del Softball. L’intento di Fraccari – progetto poi rivelatasi lungimirante – era consolidare sotto una unica Confederazione Internazionale sia il baseball che il softball, conferendo eguale spazio e attenzione alle due discipline “cugine”, sia a livello maschile che femminile, e alle loro rispettive diramazioni giovanili. Fu questa spinta a far nascere nel 2013 l’attuale WBSC (World Baseball Softball Confederation).

Tra le nomine del suo preparatissimo team, ricordiamo nel 2015 quella di Antonio Castro, figlio del leader cubano Fidel, a Global Ambassador, Ambasciatore Globale WBSC e come General Counsel, Consigliere Generale legale, l’avvocato statunitense Edward Colbert, figlio di Stephen Colbert, noto attore comico di satira politica. Il mandato di Fraccari sta emergendo in modo esponenziale, permettendo alla WBSC di essere annoverata di diritto, per efficienza, organizzazione e fatturato, tra le primissime confederazioni sportive mondiali. Un’inerzia proficua che sta generando una costante espansione. Si sono infatti toccate le 160 affiliazioni; un record ancor più encomiabile se pensiamo che fino a dieci, quindici anni fa, era alquanto improbabile l’attecchimento del baseball e del softball organizzato in molti paesi dell’Africa, dei Balcani, del subcontinente indiano, del sudest asiatico o di sperduti arcipelaghi oceanici. Una vera, crescente febbre miracolosa, che si estende a macchia d’olio.

Ma quella propiziata da Riccardo Fraccari non è solamente una espansione ai confini del baseball planetario (la Mongolia, il Nepal o il Benin, non sono infatti dei confini sognanti?), bensì anche una robusta stretta di mano con la Major League Baseball, con la quale ha avviato una negoziazione storica, un’intesa pluriennale e multimilionaria sulla regolamentazione del World Baseball Classic, prossimo alla quinta edizione e ormai considerato il nobile sposalizio tra la WBSC e la MLB, un ponte d’incontro, un palcoscenico dorato che dovrebbe nella strategia “fraccariana” evolversi ulteriormente. Lo dimostra l’ampliamento del sistema di qualificazione, che porterà il numero delle partecipanti della prossima edizione da 16 a 20, per un incremento parallelo del raggio mediatico.

Mai come durante il mandato di Fraccari la Federazione Mondiale e la Major League sono state tanto vicine e in connubio e questo non può che far bene ai fan di tutto il globo. Un ottimo esempio per infrangere barriere, diplomatiche e sportive, e di riflesso inutili chiusure ideologiche.

Il Classic è senz’altro il fiore all’occhiello della WBSC, ma l’attenzione di Fraccari copre un’ampiezza maggiore, sempre in movimento, “quick and smart” direbbero gli americani. Il “Premier 12” è senz’altro figlio di questo proposito espansivo. Una sorta di mini-mondiale a cadenza quadriennale, che vede competere le prime dodici nazionali del Ranking Mondiale WBSC. L’edizione inaugurale del 2015, vinta dalla Corea del Sud, ha generato un profitto di 131 milioni di dollari, toccando nuovi record riguardo lo share televisivo dei paesi ospitanti, Giappone e Taiwan, senza tralasciare una grande attenzione mediatica. Successo replicato nella seconda edizione del 2019, vinta dal Giappone; il Tokyo Dome strapieno è uno degli alibi migliori dell’operato organizzativo WBSC.

Tra le altre iniziative promulgate dal Presidente troviamo l’incremento delle competizioni giovanili internazionali, sia maschili che femminili, come il Mondiale di baseball U12 e U21, nonché la campagna pubblicitaria, ormai avviata con successo, della nuova disciplina denominata “Baseball5”, la quale non solo è sul trampolino di lancio per essere una papabile olimpionica, ma si sta inoltre dimostrando una valida alternativa sportiva coniugata al baseball e al softball, più veloce e pratica, e dunque fornita di illimitate potenzialità di espansione.

Tra le cariche ricoperte, spicca nel 2013 l’elezione a Segretario Generale dell’Associazione IOC (Recognised International Sports Federations). È membro del Consiglio del CONI e dal 2018 anche nella Giunta Esecutiva. Numerosi inoltre i riconoscimenti individuali, come quello di “Cavaliere Emerito della Repubblica” e “Medaglio d’Oro al Merito Sportivo” conferita dal CONI.

Nell’aprile 2018 l’Accademia Nazionale di Bulgaria di Sofia lo ha nominato “Professore Onorario”. Uno degli slogan lapidari del grande Bruno Beneck recitava: “Io vendo Baseball!”. Ebbene, Riccardo Fraccari non solo riesce a venderlo bene, ma tende, a mio giudizio, anche ad avvicinare libertà e maggiore partecipazione, con un giusto spirito imprenditoriale.

Sito realizzato e mantenuto dallo staff del Bar Del Baseball