Giocatore italiano

Gandini Roberto


Si è innamorato del baseball grazie all’amico di un suo zio che tornando dagli Stati Uniti gli aveva portato un guantone in regalo. Iniziò ad allenarsi con i giovani del Cus Milano che militavano in Serie C, per poi debuttare in Serie A l’11 Agosto del 1953 a Casalecchio di Reno, contro le Calzeverdi (vittoria del Cus 10-9 in 10 innings). Nel corso dello stesso campionato giocò esterno e terza base, a seconda delle esigenze della squadra. Diventò presto tra i migliori al box di battuta della squadra, ma nel 1956 fu ceduto alla Libertas Inter. Dopo un infortunio tornò al Cus ed esplose nella stagione ’58 quale miglior battitore del campionato e vittoria dello Scudetto. Con la maglia azzurra si aggiudicò l’Argento agli Europei di Amsterdam e grazie alle numerose e spettacolari prese al volo, fu considerato tra i migliori esterni dell’intero torneo. Nel 1959, grazie a un amico americano, fu contattato dai Cincinnati Reds, ma dovette rinunciare, il viaggio e il pernottamento negli Stati Uniti erano a suo carico e troppo costosi. Poi seguirono gli inviti spesati ai training camp da parte dei Pittsburgh Pirates e dei Chicago White Sox su segnalazione di Abe Saperstein; sì, proprio quel Saperstein, indotto nella Hall of Fame del basket, fondatore dei mitici Harlem Globetrotters, che aveva conosciuto Gandini qualche anno prima durante un tour in Italia dei suoi cestisti giocherelloni e ne era rimasto impressionato. Miracoli del Baseball! Il 16 Marzo del 1960 Gandini arriva a Jacksonville Beach, dove si teneva il training camp dei Pirates. L’offerta gli venne proprio da Hank Greenberg, famoso per essere stato uno dei primissimi, poi seguito da Sandy Koufax, campioni ebrei delle Major Leagues. Dopo varie avventure, trovò un ingaggio con il New Pisa, una squadra semipro’ di San Francisco di proprietà di un italoamericano, Don Benedetti. Il pitching coach era l’oriundo toscano Marino Pieretti, buon lanciatore con 15 stagioni trascorse in Mlb, un vero personaggio alla John Fante. Gandini giocava esterno sinistro e faceva il leadoff in battuta. In America le squadre semipro’ non sono affiliate alle Majors e ricevono inviti per partecipare a molti tornei, uno dopo l’altro. Una vera vita on the road. Poi c’è il torneo annuale statale, il più importante, le cui vincenti si contendono il titolo nazionale semipro’ a Wichita Falls, in Texas. Il New Pisa di Gandini perse al Torneo Statale della California del 1960, con sede a San Rafael, e al conseguente premio di 100.000 dollari (una cifrona per l’epoca) da dividersi tra i giocatori. Ma nella città del Golden Gate, Gandini conobbe Joe Di Maggio, Orlando Cepeda e Willie Mays, l’idolo locale dei Giants, il suo eroe preferito. Forse, per il sogno americano di una vita, bastava questo.

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