The Pride of Havana (A history of cuban baseball)
(Recensione di Ignazio Gori)
Mi sbilancio. Questo è a mio parere il miglior saggio sulla storia del baseball cubano mai scritto, capace di tessere un filo diretto e dettagliato dai primi campionati dilettantistici degli anni '60 dell'Ottocento fino al “divismo” di Orlando "El Duque" Hernandez e i suoi lanci di fuoco. Con The pride of Havana. A history of Cuban Baseball, pubblicato nel 1999 dalla Oxford University Press (e ancora purtroppo non tradotto in Italia), Roberto Gonzalez Echevarria, professore cubano di letteratura spagnola comparata alla Yale University, ha raccontato con merito il secolo d’oro del “deporte nacional” del popolo cubano, fonte di tradizione, mitologia metropolitana e orgoglio identitario. I pionieri, le Negro Leagues, i mitici vagabondi del baseball di inizio ‘900, Fidel Castro e la sua passione per la “pelota”, le rivalità interne, le storie taciute, la nascita della Serie Nacional, la Serie del Caribe, le grandi nazionali che hanno dominato per decenni le Amateur World Series e le controversie, politiche e diplomatiche, con i professionisti americani … tutto quello che vorrete sapere sul “beisbòl” in una autentica, imprescindibile “Bibbia pelotera”. Assimilabile al magnifico e consigliatissimo Sulle spalle dei giganti, scritto da Kareem Abdul-Jabbar (sponda pallacanestro ovviamente), The Pride of Havana (440 pp., 15 €) è rivolto a chi ama l’evoluzione antropologica e culturale di uno sport e sua la mitologia popolare.